SACERDOTESSA DELLA DEA

Chi è la Dea?

Essere una Sacerdotessa della Dea vuol dire riportare l’Amore del Femminino Sacro su questa Terra. La Dea è in ogni cosa, e ha creato ogni cosa.

È amore immenso e pura creazione, ed è la vita che canta in ogni cosa che esiste. È la terra che ci sostiene, su cui germogliano e nascono i semi. È il nostro pianeta in una galassia, ed è l’intera galassia.

È l’Aria che respiriamo e che ci dà la vita, è il Vento che soffia, il Fuoco che scalda, l’Acqua che ci nutre e che zampilla sotto terra, nei fiumi, nel mare. È il Sole, i fiori, la Luna, gli alberi, gli animali, le erbe, i frutti, le Stelle nel cosmo infinito.

È l’immensa forza creatrice, distruttrice e rigeneratrice che permette la vita nell’intero Universo.

LA DEA È OVUNQUE, ED È DENTRO DI NOI

È il nostro corpo, il fuoco delle nostre azioni e dei nostri sogni, è l’acqua delle nostre emozioni, l’aria del nostro respiro, le molecole di cui siamo fatti che sono della stessa materia di cui sono fatte le stelle.

Per molti millenni gli esseri umani hanno adorato questa forza d’amore della Natura, trovandola tutto intorno a loro e dentro di loro. Sotto la sua guida, si dice che gli umani abbiano vissuto in pace per secoli e secoli, in società egualitarie e in equilibrio con la Natura e con i principi universali che la governano, dove le donne avevano spesso ruoli di sacerdotesse e capi clan.

Grazie agli studi di Marija Gimbutas e all’archeomitologia, sappiamo che nel bacino del Mediterraneo, come in Oceania e in molte altre parti del mondo, sono state rinvenute centinaia di statuette straordinariamente simili tra loro: rappresentavano tutte la Dea Madre, la grande forza generatrice insieme ai suoi simboli di vita.

E col passare dei secoli, la Dea è diventata Colei dai mille nomi: è stata chiamata Iside, Inanna, Astarte, Venere, Diana, Demetra, Persefone, Kali, Lakshmi, Kuan Yin, Danu, Ecate,… e con mille altri nomi ancora.

Glastonbury e il Sacro femminile

C’è un luogo, in Europa, dove la tradizione della Grande Dea è al centro di un’intera comunità: si chiama Glastonbury, ed è un paesino inglese che secondo alcune leggende coincide con l’isola di Avalon.

Qui, grazie a molte donne che, come Kathy Jones, hanno riscoperto dentro di loro il potere di Sacerdotesse, circa vent’anni fa è stato fondato il Tempio della Dea (Glastonbury Goddess Temple), che si occupa di studiare, riportare alla luce e diffondere gli insegnamenti delle antiche tradizioni della Dea, a partire da ciò che sappiamo sulle Dee celtiche a sulla Dea di Avalon.

Ed è qui che ho vissuto e studiato per quasi due anni, mettendo me stessa al servizio della Dea e preparandomi a diventare una Sacerdotessa. Anche grazie al servizio che ho prestato al Glastonbury Goddess Temple, ho compreso nel profondo che la Dea è amore e compassione: è amore incondizionato, amore di una madre per i suoi figli in tutti gli aspetti più puri, senza giudizio, aspettative, o rimproveri. In una parola, è puro amore.

Essere una Sacerdotessa della Dea oggi, è un percorso spirituale in cui la Dea è al centro della vita intera, fuori e dentro di noi. Per me è una chiamata a portare la Dea nella realtà materiale di tutti i giorni. Significa anche riscoprire e integrare i poteri del Sacro Femminile, guarendo le ferite del patriarcato e aprendo le porte all’amore e alla responsabilità di chi siamo davvero e cosa vogliamo.

Per me si è trattato di seguire quella forza creatrice, distruttrice e rigeneratrice che presiede la Natura e i nostri sogni, scoprendo la chiamata della mia anima e lasciando che la vita intera si trasformasse per allinearmi a questo proposito più alto.

Aprendomi all’amore e alla sua bellezza, abbracciando il mio dolore per curare le ferite che venivano dal non-amore. Sentire l’amore della Dea ha aperto, dentro di me un amore più grande per la vita, per ciò che siamo e possiamo essere. È amore per ciò che faccio, che continua ad accompagnare i miei processi intimi di morte e rinascita, ed è amore per accompagnare le altre donne in cammino

Che cosa significa essere una Sacerdotessa della Dea ai giorni nostri?

Non posso sostituirmi a te, ma grazie al percorso con la Dea ho capito che tutte siamo in grado di riconnetterci con il nostro potere, perché è già dentro di noi: è quello del Sacro Femminile. Così ho scelto di mettere a disposizione la mia esperienza e le mie conoscenze perché anche tu possa riscoprire i tuoi poteri.

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